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Prima parte
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No, non ho
aspettato fino adesso il tanto atteso referto a seguito della villocentesi
eseguita il 22 di marzo 2016, i giornali avrebbero parlato di me in prima
pagina della sezione cronaca nerissima, solo che mi è stato difficile fare un
opportuno aggiornamento in quanto, riuscire a individuare dove di preciso si
trovava in casa il mio notebook sarebbe stato un lavoro degno di Colombo, il tenente.
Comunque,
il risultato è arrivato in via telefonica in prima fase giusto alle 16,35 del 21 aprile 2016. Vedere lampeggiare sul cellulare “OSPEDALE”,
mi ha rimbambita tanto da non sapere che tasto consentiva la risposta alla
chiamata. Dopo lo smarrimento durato giusto un nanosecondo, sono tornata in me
e ho risposto con la vocina della piccola fiammiferaia che si, sono io la
persona ricercata e che sono già seduta per precauzione (perché tale
conversazione andava affrontata con una certa verticalità della quale non
disponevo in quelle circostanze).
Non ci sono
parole che possono descrivere cosa si sente quando sai che tutto il senso della
tua vita dipende da una chiamata, da quella chiamata che io avevo tanto
immaginato nei tempi di attesa, provando a prepararmi mentalmente per
affrontare il risultato, nel migliore dei modi (se questo fosse possibile).
Dall’altra parte del telefono, la signora che mi cercava, intuendo il mio fragile
stato d’animo, mi ha invitata a sedermi pure, tanto il risultato è confortante
e si tratta di un CARIOTIPO NORMALE.
Cioè???? La traduzione, vi supplico, chi
me la fa? Vuol dire che va tutto bene, ma è vero davvero? Sucuru, sucuru,
come direbbe Enrico Brignano? Vengo nuovamente rassicurata che il risultato
spazza via ogni mia paura al riguardo, che a breve mi sarà consegnato, via
posta, il risultato in forma cartacea con tutti i dettagli supplementari e che
se voglio sapere anche il sesso, tale referto mi offrirà anche questo genere di
risposta. Ma, certamente, non avrei aspettato il cartaceo, eh no: me lo
dica, la prego, me lo dicaaaaaaa!!!
Detto
fatto.
Da quel
momento in poi, mi sono trovata con una forza da leone, eh vabbè, leonessa, se
andiamo tanto per il sottile. Ho chiamato mio marito, abbiamo iniziato a
fantasticare, progettare, demolire, ricostruire, cambiare colori, spostare
mobili, un uragano in piena. Appena il giorno dopo ho chiamato la mia famiglia
per dare loro la notizia che: 1 - sono incinta (nessunissimo lo sapeva) e 2 – il
risultato della villocentesi ci permette adesso di essere positivi e fiduciosi.
Tutto è cambiato, tutto. Eravamo felici già prima ma adesso lo siamo di più, con mille paure, ma felici.
Ricordo che questo è l'iter specifico dell'Ospedale di Cuneo, che in prima fase comunica alla paziente il risultato (tempi di attesa: 30 giorni) ed in seconda fase spedisce il risultato cartaceo dettagliato da depositare con tutta la documentazione all'interno dell'Agenda della Gravidanza della Regione Piemonte , che viene consegnata a tutte le donne alla prima visita che accerta lo stato di gravidanza.
La seconda parte del post "Risultato villocentesi" la dedicherò al risultato cartaceo avvisando che si consiglia anche ai madrelingua la lettura con l'ausilio del dizionario :)
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